NOTA D’AGGIUNTA: ci hanno proprio ora informati che è intenzione del Governo di far pubblicare il decreto legislativo già domani 31 maggio, subito dopo l’approvazione del CDM e la sua emanazione da parte del Presidente della Repubblica (con la digitalizzazione della p.a., la G.U. viene pubblicata direttamente online, di norma nelle ore pomeridiane). Vediamo cosa succede, ma l’incompetenza ed improvvisazione di questi governanti è davvero sconcertante.
E’ calendarizzata per domani la definitiva approvazione del decreto legislativo recante “Disciplina della sezione autonoma dei Consigli giudiziari per i magistrati onorari e disposizioni per la conferma nell’incarico dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio“.
Il decreto legislativo, alfine, dovrebbe essere pubblicato il 1° giugno sulla G.U. ed entra immediatamente in vigore.
Abbiamo segnalato l’esigenza di modificare il primo comma dell’articolo 1, che così dispone: “I giudici di pace, i giudici onorari di tribunale e i vice procuratori onorari in servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto possono essere confermati nell’incarico, per un primo mandato di durata quadriennale, se ritenuti idonei secondo quanto disposto dall’articolo 2″.
Se infatti l’inciso “in servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto” non viene modificato (in via esemplificativa: “in servizio alla data di entrata in vigore della legge delega”; “in servizio alla data di approvazione del presente decreto”; “in servizio il 31 maggio 2016”, etc…) l’80% dei magistrati onorari e soprattutto il 99% dei giudici di pace ne resterebbero fuori (il 1° giugno, infatti, ossia alla data di entrata in vigore del decreto legislativo se pubblicato il 1° giugno, il 99% dei colleghi giudici di pace non sarebbero più in servizio).
La conseguenza di un simile, pacchiano errore (improbabile, ma possibile, considerata l’incompetenza dei “tecnici” governativi), sarebbe il blocco totale dei nostri uffici, in particolare IL BLOCCO DI TUTTE LE ESPULSIONI CHE NON POTREBBERO PIU’ ESSERE CONVALIDATE. Il clamore mediatico sarebbe tale che il Governo dovrebbe urgentemente intervenire con decreto legge per sanare il tutto (anche solo 3 giorni di blocco dei nostri uffici e sarebbe il caos giudiziario e politico) e “molte teste cadrebbero”.
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