Pubblichiamo l’articolo di Fanpage sull’argomento del giorno: la Corte Costituzionale Polacca ha pubblicamente dichiarato di porre la propria giurisdizione davanti a quella comunitaria della Corte di Giustizia .
Si legge nell’articolo che la Presidente della Commissione Europea ha parlato di una “messa in discussione dei fondamenti dell’Unione Europea” , ed ancora che l’UE dovrebbe avviare una procedura di infrazione nei confronti di Varsavia , ma non solo: dovrebbe avviare anche la procedura del regolamento sulla condizionalità dello stato di diritto che tutela l’accesso ai finanziamenti europei. Bruxelles conseguentemente dovrebbe astenersi dal dare il via libera al Recovery Plan fino a che la Polonia non avrà attuato correttamente le sentenze della Corte di Giustizia assicurando la salvaguardia dell’indipendenza della magistratura.
Si legge ancora che il Premier Draghi a tal proposito ha ribadito che questa tematica sarà portata davanti al Consiglio Europeo perchè vige il principio della ” primazia della Corte di Giustizia Europea rispetto alle Corti Costituzionali nazionali : pilastro giuridico su cui si costruisce l’Europa e la vita europea”.
UNAGIPA è ben lieta di leggere tali dichiarazioni, avendo creduto nelle Istituzione Europee ed in primis nella Corte di Giustizia che con la Sentenza UX del 16.7.2020 ha ripristinato lo Stato di diritto nella situazione che ancora investe la vita di 4700 magistrati onorari italiani.
INCREDIBILMENTE INFATTI , AL DI FUORI DEL GIUDICE REMITTENTE, NON VI E’ ANCORA STATO UN GIUDICE ITALIANO CHE ABBIA APPLICATO LA SENTENZA UX DELLA CORTE DI GIUSTIZIA CHE INDIVIDUA NEL GIUDICE DI PACE UN MAGISTRATO EUROPEO AUTONOMO ED INDIPENDENTE LEGATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DA UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO.
SI ASSISTE PURTROPPO AD UN TRISTE RIMPALLO TRA IL GIUDICE AMMINISTRATIVO E GIUDICE CIVILE CHE PRODUCE L’EFFETTO DESTABILIZZANTE – PER UN PAESE CHE SI AMMANTA DEI PRINCIPI DELLO STATO DI DIRITTO – DI DENEGATA GIUSTIZIA.
IL GOVERNO E IL PREMIER DRAGHI ANCORA TACCIONO SULLA SITUAZIONE ITALIANA E SULL’AVVIATA PROCEDURA DI INFRAZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NOTIFICATA ALL’ITALIA IL 15.7.2021, CAUSATA DALL’ANNOSA PENDENZA DELLA VERTENZA TRA I MAGISTRATI ONORARI E LO STATO ITALIANO RIOTTOSO AL RICONOSCIMENTO DEI LORO DIRITTI GIUS – LAVORISTICI.
UNAGIPA SI CHIEDE SE SIANO POSSIBILI DUE PESI E DUE MISURE : SE BASTI AFFERMARE A VOCE LA PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E DELLE SENTENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA SULL’ORDINAMENTO INTERNO SENZA FARE SEGUIRE I FATTI A TALE ENUNCIAZIONE .
UNAGIPA RICORDA CHE IN GIOCO NON VI E’ SOLAMENTE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE , MA ANCHE I FONDI DEL RECOVERY PLAN E TUTTO L’IMPIANTO DEL PNRR, OLTRE CHE , NATURALMENTE, LO STATO DI DIRITTO.
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