La questione del trattamento dei Giudici di pace e della magistratura onoraria che occupa ormai da anni la categoria in un confronto serrato con le forze governative e parlamentari nazionali, ha preso ampio respiro a cospetto delle Istituzioni Europee dove i diritti dei lavoratori sono delineati in modo cristallino da poche norme derivanti dai Trattati e dalle direttive e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia.
Riportiamo i link dei documenti già pubblici del Parlamento Europeo , della Commissione Europea e della Corte di Giustizia per farci comprendere come prima o poi la questione interna dovrà prendere una piega diversa , considerando che il riconoscimento dei diritti di lavoratore al lavoratore è indice di civiltà innanzitutto giuridica , e tende al benessere sociale ed economico della collettività intera, non solamente del singolo che rivendica tutele. Ciò poi assume un significato maggiormente pregnante se si considera che in questo caso chi rivendica tutele – si badi bene – fondamentali tutele come quelle di assistenza , di previdenza e di giusta remunerazione , è un magistrato che amministra la giustizia in nome del Popolo Italiano.
Comitato europeo dei diritti sociali – decisione sul reclamo n.102-2013 ANGdP c. Italia
Comunicazione ai membri – risposta della Commissione Europea al PE sulla magistratura onoraria
RISOLUZIONE-DEFINITIVA DEL PE DEL 31.5.2019
CONLUSIONI AVVOCATO GENERALE KOKOTT CAUSA O’BRIEN C-393-10
Rinvio pregiudiziale De Girolamo C-618 – 18
Rinvio pregiudiziale UX C-658 -18
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