Unagipa avvia procedura per proclamazione ”se entro 5 giorni non
arrivano risposte”
Roma, 28 giu. – (AdnKronos) – L’Unione nazionale giudici di pace ha
avviato la procedura di raffreddamento dello sciopero. Se entro 5
giorni il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede non darà concrete
risposte alle istanze di categoria, scrive il sindacato dei giudici di
pace in una nota, sarà sciopero.
”Un atto dovuto dinanzi al disinteresse del ministro – dichiara
Alberto Rossi, segretario generale Unagipa – i giudici di pace e i
magistrati onorari dei Tribunali e delle Procure della Repubblica
garantiscono il funzionamento della Giustizia e nessuna riforma è
ipotizzabile senza il loro decisivo apporto. E’ incomprensibile il
silenzio del Ministro Bonafede sulle nostre istanze e questioni,
peraltro indicate come prioritarie nello stesso contratto di Governo:
senza di noi buona parte dei reati finirebbe in prescrizione, non
potrebbe mai essere garantita l’attuazione della normativa interna e
comunitaria sui flussi migratori e sulle espulsioni dei cittadini
extracomunitari irregolari, i processi civili non terminerebbero
mai”.
”Occorre stabilizzare i 5.000 giudici di pace e magistrati onorari in
servizio – spiega Rossi – la maggior parte dei quali espleta la
funzione giudiziaria, a tempo pieno e in via continuativa, da oltre
15-20 anni, seguendo la strada, già avallata dal Consiglio di Stato,
della legge del 1974 che garantì la permanenza in servizio sino
all’età pensionabile dei vice pretori onorari, con uno trattamento
economico e previdenziale commisurato alla delicatezza del lavoro
svolto, al fine di assicurare l’indipendenza e professionalità del
giudice”. (segue)
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
28-GIU-18 16:39
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GIUSTIZIA: GIUDICI PACE, SILENZIO DA MINISTRO SU ISTANZE, PRONTI A SCIOPERO (2) =
(AdnKronos) – “Non è accettabile, in un Paese civile e democratico,
che oltre la metà della giurisdizione civile e penale sia gestita da
magistrati precari, senza tutele e diritti, in aperta violazione della
Costituzione e dell”ordinamento comunitario – denuncia il segretario
Unagipa – paradossale, in tal senso, è la situazione nella quale si
ritrovano oggi a lavorare i colleghi del Tribunale di Bari:
continueranno a fare sentenze e quant’altro di loro competenza ma,
almeno per 3 mesi, non percepiranno alcuna retribuzione, in quanto la
stessa è ancorata alle udienze tenute, che sono state sospese sino al
30 settembre”.
”Il primo passo necessario per garantire il ripristino della legalità
è la sospensione dell”attuazione della riforma Orlando, duramente
contestata dall”intera categoria già con 150 giorni di sciopero;
riforma che, da un lato – ricorda – prevede un aumento enorme dei
carichi di lavoro dei giudici di pace e dei magistrati onorari,
dall”altro, vorrebbe, non si sa come, trasformare il loro rapporto di
lavoro da tempo pieno a tempo parziale, la qual cosa significherebbe
la paralisi della sistema giudiziario. Se il Ministro Bonafede non
ferma immediatamente una riforma così insensata e non avvia un tavolo
di interlocuzione con le organizzazioni di categoria – conclude Rossi
– nei prossimi mesi si ritroverà davanti a problemi ben più spinosi e
gravi di quelli attualmente alla sua attenzione”.
(Sin/AdnKronos)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 28 giu – L’Unione
Nazionale Giudici di Pace si avvia verso un nuovo sciopero.
‘Se entro 5 giorni il Ministro della Giustizia Bonafede non
dara’ concrete risposte alle istanze di categoria – scrive il
sindacato dei giudici di pace in una nota – sara’ sciopero’.
‘Un atto dovuto dinanzi al disinteresse del Ministro
Bonafede’, dichiara Alberto Rossi, segretario generale
Unagipa. ‘I giudici di pace ed i magistrati onorari dei
Tribunali e delle Procure della Repubblica – prosegue Rossi –
garantiscono il funzionamento della Giustizia e nessuna
riforma e’ ipotizzabile senza il loro decisivo apporto. E’
incomprensibile il silenzio del Ministro Bonafede sulle
nostre istanze e questioni, peraltro indicate come
prioritarie nello stesso contratto di Governo: senza di noi
buona parte dei reati finirebbe in prescrizione, non potrebbe
mai essere garantita l’attuazione della normativa interna e
comunitaria sui flussi migratori e sulle espulsioni dei
cittadini extracomunitari irregolari, i processi civili non
terminerebbero mai’.
Com-Fmg
(RADIOCOR) 28-06-18 16:31:47 (0476)AVV 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 28 giu – ‘Occorre
stabilizzare i 5.000 giudici di pace e magistrati onorari in
servizio’, aggiunge Rossi, ‘la maggior parte dei quali
espleta la funzione giudiziaria, a tempo pieno ed in via
continuativa, da oltre 15-20 anni, seguendo la strada, gia’
avallata dal Consiglio di Stato, della legge del 1974 che
garanti’ la permanenza in servizio sino all’eta’ pensionabile
dei vice pretori onorari, con uno trattamento economico e
previdenziale commisurato alla delicatezza del lavoro svolto,
al fine di assicurare l’indipendenza e professionalita’ del
giudice’. ‘Non e’ accettabile – prosegue il segretario – che
oltre la meta’ della giurisdizione civile e penale sia
gestita da magistrati precari, senza tutele e diritti, in
aperta violazione della Costituzione e dell’ordinamento
comunitario; paradossale, in tal senso, e’ la situazione
nella quale si ritrovano oggi a lavorare i colleghi del
Tribunale di Bari: continueranno a fare sentenze e
quant’altro di loro competenza ma, almeno per 3 mesi, non
percepiranno alcuna retribuzione, in quanto la stessa e’
ancorata alle udienze tenute, che sono state sospese sino al
30 settembre’.
Com-Fmg
(RADIOCOR) 28-06-18 16:34:06 (0479)AVV 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 28 giu – ‘Il primo
passo necessario per garantire il ripristino della legalita’
e’ la sospensione dell’attuazione della riforma Orlando’,
conclude Rossi, ‘duramente contestata dall’intera categoria
gia’ con 150 giorni di sciopero; riforma che, da un lato,
prevede un aumento enorme dei carichi di lavoro dei giudici
di pace e dei magistrati onorari, dall’altro, vorrebbe, non
si sa come, trasformare il loro rapporto di lavoro da tempo
pieno a tempo parziale, la qual cosa significherebbe la
paralisi della sistema giudiziario. Se il Ministro Bonafede
non ferma immediatamente una riforma cosi’ insensata e non
avvia un tavolo di interlocuzione con le organizzazioni di
categoria, nei prossimi mesi si ritrovera’ davanti a problemi
ben piu’ spinosi e gravi di quelli attualmente alla sua
attenzione’.
Com-Fmg
(RADIOCOR) 28-06-18 16:34:25 (0481)AV
2 Comments
Gent.mi Presidente e Segretario UNAGIPA, la lotta ad oltranza contro una riforma iniqua sulla magistratura di pace è cosa buona e giusta e tutti noi siamo con voi, però, dal mio punto di vista, è essenziale che oltre a rivendicare i vostri sacrosanti diritti, inseriate nelle richieste al nuovo governo anche la restituzione degli uffici del GDP divenuti “comunali” alla gestione ministeriale. Non può proseguire questo stato di cose che ha destituito questi uffici da qualsivoglia credibilità e che si trovano spesso a decidere in conflitto d’interessi proprio proprio col comune che ne sta sostenendo le spese di gestione. Inoltre la figura stessa del giudice che opera in questi uffici, è divenuta marginale, di seri B, rispetto agli altri giudici degli uffici circondariali rimasti al ministero. E’ una situazione deplorevole che deve finire, anche perchè i comuni non sono in grado di reggere ulteriormente questo carico di spese e lasciano gli uffici senza personale ed in balia agli eventi.
Grazie per l’attenzione.
Dott. Enrico FENU – Cancelliere dell’Ufficio del GDP di Ozieri.
speravo che questo governo di ignavi facesse qualcosa per noi, ma a loro interessa solo i fattorini in bicicletta…..sembra