Di seguito le agenzie stampa di ieri sull’inizio dello sciopero dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari.
GIUDICI PACE: NUOVO SCIOPERO, A RISCHIO UN MILIONE PROCESSI (1)
GIUDICI PACE: NUOVO SCIOPERO, A RISCHIO UN MILIONE PROCESSI (1) (9Colonne) Roma, 20 nov – Inizia domani e durerà l’intera settimana lo sciopero unitario dei GIUDICI di pace e dei magistrati onorari che bloccherà tutti gli uffici giudiziari. I GIUDICI ed i pubblici ministeri onorari sono in sciopero, ad intervalli mensili, da oltre un anno e contestano la riforma del Ministro Andrea Orlando “che ha violato”, secondo una nota diramata dall’Unione Nazionale GIUDICIdi Pace, “tutte le direttive e prescrizioni impartite all’Italia dalle più alte istituzioni europee”. “Mercoledì 22 novembre, in pieno sciopero, torneremo in Parlamento Europeo, in una seduta dedicata integralmente al precariato pubblico in Italia – dichiara il segretario generale Alberto Rossi – e al nostro fianco ci saranno gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dal Parlamento Europeo in qualità di esperti. Saranno denunciate le gravissime violazioni dell’ordinamento comunitario poste in essere dalla riforma Orlando della magistratura onoraria, che ha accentuato ogni forma di precarizzazione della categoria, ponendo la previdenza sociale integralmente a carico dei magistrati, abbattendo i loro già miseri compensi, raddopppiandone funzioni e competenze nell’ambito di un rapporto di totale asservimento, peraltro capziosamente mascherato in un illusorio rapporto part-time, quando già oggi i magistrati onorari trattano oltre il 50% delle pratiche giudiziarie civili e penali”. (SEGUE) 201312 NOV 17
GIUDICI PACE: NUOVO SCIOPERO, A RISCHIO UN MILIONE PROCESSI (2)
(9Colonne) Roma, 20 nov – “Una riforma indegna di un Paese civile”, tuona la Presidente dei giudici di pace Mariaflora Di Giovanni, “che verrà duramente cassata dalla Corte di Giustizia Europea, dal Parlamento Europeo, dalla Commissione Europea, dal Comitato Europeo Diritti Sociali. D’altra parte nulla ci aspettavamo di diverso da un Ministro della giustizia come Andrea Orlando che, in una nota trasmissione televisiva, ha liquidato come capitalismo di Stato tutte le forme di sfruttamento illegale del lavoro nel pubblico impiego poste in essere da questo Governo autoritario ed incostituzionale”. I giudici di pace preannunciano che gli scioperi continueranno a cadenza mensile sin quando il Governo italiano non si adeguerà alle vincolanti direttive comunitarie sul lavoro. (PO / red)
201316 NOV 17
Da domani giudici pace e pm onorari in sciopero per una settimana
Roma, 20 nov. (askanews) – Inizia domani e durerà l’intera settimana lo sciopero unitario dei giudici di pace e dei magistrati onorari che bloccherà tutti gli uffici giudiziari. I giudici ed i pubblici ministeri onorari sono in sciopero, ad intervalli mensili, da oltre un anno e contestano la riforma del Ministro Andrea Orlando “che ha violato”, secondo una nota diramata dall’Unione Nazionale Giudici di Pace, “tutte le direttive e prescrizioni impartite all’Italia dalle più alte istituzioni europee”. “Mercoledì 22 novembre, in pieno sciopero, torneremo in Parlamento Europeo, in una seduta dedicata integralmente al precariato pubblico in Italia”, dichiara il segretario generale Alberto Rossi, ” e al nostro fianco ci saranno gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dal Parlamento Europeo in qualità di esperti. Saranno denunciate le gravissime violazioni dell’ordinamento comunitario poste in essere dalla riforma Orlando della magistratura onoraria, che ha accentuato ogni forma di precarizzazione della categoria, ponendo la previdenza sociale integralmente a carico dei magistrati, abbattendo i loro già miseri compensi, raddopppiandone funzioni e competenze nell’ambito di un rapporto di totale asservimento, peraltro capziosamente mascherato in un illusorio rapporto part-time, quando già oggi i magistrati onorari trattano oltre il 50% delle pratiche giudiziarie civili e penali”. (Segue) Red/Cro/Bla 20171120T134100Z
Da domani giudici pace e pm onorari in sciopero per una settimana -2-
Roma, 20 nov. (askanews) – “Una riforma indegna di un Paese
civile”, tuona la Presidente dei giudici di pace Mariaflora Di
Giovanni, “che verrà duramente cassata dalla Corte di Giustizia
Europea, dal Parlamento Europeo, dalla Commissione Europea, dal
Comitato Europeo Diritti Sociali. D’altra parte nulla ci
aspettavamo di diverso da un Ministro della giustizia come Andrea
Orlando che, in una nota trasmissione televisiva, ha liquidato
come capitalismo di Stato tutte le forme di sfruttamento illegale
del lavoro nel pubblico impiego poste in essere da questo Governo
autoritario ed incostituzionale”. I giudici di pace preannunciano
che gli scioperi continueranno a cadenza mensile sin quando il
Governo italiano non si adeguerà alle vincolanti direttive
comunitarie sul lavoro.
Red/Cro/Bla 20171120T134107Z
Giustizia: da domani GIUDICI pace in sciopero contro riforma
(ANSA) – ROMA, 20 NOV – Inizia domani 21 novembre e durerà
l’intera settimana lo sciopero unitario dei GIUDICI di pace e
dei magistrati onorari che bloccherà tutti gli uffici
giudiziari. GIUDICI e pm onorari sono in sciopero, a intervalli
mensili, da oltre un anno e contestano la riforma del ministro
Andrea Orlando “che ha violato”, secondo una nota diramata
dall’Unione Nazionale GIUDICI di Pace, “tutte le direttive e
prescrizioni impartite all’Italia dalle più alte istituzioni
europee”. “Mercoledì 22 novembre torneremo in Parlamento
Europeo, in una seduta dedicata integralmente al precariato
pubblico in Italia – dichiara il segretario generale Alberto
Rossi – e al nostro fianco ci saranno gli avvocati Sergio
Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dall’Europarlamento in
qualità di esperti. Saranno denunciate le gravissime violazioni
dell’ordinamento comunitario poste in essere dalla riforma
Orlando della magistratura onoraria, che ha accentuato ogni
forma di precarizzazione della categoria, ponendo la previdenza
sociale integralmente a carico dei magistrati, abbattendo i loro
già miseri compensi, raddoppiandone funzioni e competenze
nell’ambito di un rapporto di totale asservimento, peraltro
capziosamente mascherato in un illusorio rapporto part-time,
quando già oggi i magistrati onorari trattano oltre il 50% delle
pratiche giudiziarie civili e penali”. “Una riforma indegna di
un Paese civile – aggiunge la presidente dei GIUDICI di pace
Mariaflora Di Giovanni – che verrà duramente cassata dalla Corte
di Giustizia Europea dal Parlamento Europeo, dalla Commissione
Europea, dal Comitato Europeo Diritti Sociali”. (ANSA).
COM-BOS
20-NOV-17 14:04 NNN
(AGI) – Roma, 20 nov. – Nuovo sciopero dei GIUDICI di pace e
dei magistrati onorari: l’astensione dalle udienze iniziera’
domani, 21 novembre, e durera’ l’intera settimana, mettendo a
rischio lo svolgimento di un milione di processi in tutta
Italia. I GIUDICI e i pubblici ministeri onorari scioperano, ad
intervalli mensili, da oltre un anno per contestare la riforma
del Guardasigilli Andrea Orlando “che ha violato – afferma con
una nota l’Unione nazionale GIUDICI di pace – tutte le
direttive e prescrizioni impartite all’Italia dalle piu’ alte
istituzioni europee”. Mercoledi’ 22 novembre, “in pieno
sciopero, torneremo in Parlamento Europeo, in una seduta
dedicata integralmente al precariato pubblico in Italia –
dichiara il segretario generale dell’Unione GIUDICI di pace,
Alberto Rossi – e al nostro fianco ci saranno gli avvocati
Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dal Parlamento
europeo in qualita’ di esperti. Saranno denunciate le
gravissime violazioni dell’ordinamento comunitario poste in
essere dalla riforma Orlando della magistratura onoraria, che
ha accentuato ogni forma di precarizzazione della categoria,
ponendo la previdenza sociale integralmente a carico dei
magistrati, abbattendo i loro gia’ miseri compensi,
raddoppiandone funzioni e competenze nell’ambito di un rapporto
di totale asservimento, peraltro capziosamente mascherato in un
illusorio rapporto part-time, quando gia’ oggi i magistrati
onorari trattano oltre il 50% delle pratiche giudiziarie civili
e penali”. Quella sulla magistratura onoraria “e’ una riforma
indegna di un Paese civile – aggiunge la presidente dell’Unione
GIUDICI di pace Mariaflora Di Giovanni – che verra’ duramente
cassata dalla Corte di Giustizia europea, dal Parlamento
europeo, dalla Commissione europea, dal Comitato europeo
diritti sociali”. I GIUDICI di pace ribadiscono che “gli
scioperi continueranno a cadenza mensile sin quando il Governo
italiano non si adeguera’ alle vincolanti direttive comunitarie
sul lavoro”. (AGI)
Red/Oll
201352 NOV 17
GIUSTIZIA, al via sciopero giudici di pace e pm onorari Milano, 20 nov. (LaPresse) – Inizia domani 21 novembre e durerà l’intera settimana lo sciopero unitario dei giudici di pace e dei magistrati onorari che bloccherà tutti gli uffici giudiziari. I giudici e i pubblici ministeri onorari sono in sciopero, ad intervalli mensili, da oltre un anno e contestano la riforma del ministro Andrea Orlando “che ha violato”, secondo una nota diramata dall’Unione Nazionale Giudici di Pace, “tutte le direttive e prescrizioni impartite all’Italia dalle più alte istituzioni europee”. “Mercoledì 22 novembre, in pieno sciopero, torneremo in Parlamento Europeo, in una seduta dedicata integralmente al precariato pubblico in Italia”, dichiara il segretario generale Alberto Rossi, “e al nostro fianco ci saranno gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dal Parlamento Europeo in qualità di esperti. Saranno denunciate le gravissime violazioni dell’ordinamento comunitario poste in essere dalla riforma Orlando della magistratura onoraria, che ha accentuato ogni forma di precarizzazione della categoria, ponendo la previdenza sociale integralmente a carico dei magistrati, abbattendo i loro già miseri compensi, raddopppiandone funzioni e competenze nell’ambito di un rapporto di totale asservimento, peraltro capziosamente mascherato in un illusorio rapporto part-time, quando già oggi i magistrati onorari trattano oltre il 50% delle pratiche giudiziarie civili e penali”. (Segue)
GIUSTIZIA: AL VIA DOMANI SCIOPERO GIUDICI PACE E PUBBLICI MINISTERI ONORARI =
Roma, 20 nov. (AdnKronos) – Inizia domani 21 novembre e durerà l’intera settimana lo sciopero unitario dei giudici di pace e dei magistrati onorari che bloccherà tutti gli uffici giudiziari. I giudici e i pubblici ministeri onorari sono in sciopero, ad intervalli mensili, da oltre un anno e contestano la riforma del ministro Andrea Orlando “che ha violato”, secondo una nota diramata dall’Unione Nazionale Giudici di Pace, “tutte le direttive e prescrizioni impartite all’Italia dalle più alte istituzioni europee”. “Mercoledì 22 novembre, in pieno sciopero, torneremo in Parlamento Europeo, in una seduta dedicata integralmente al precariato pubblico in Italia”, dichiara il segretario generale Alberto Rossi, “e al nostro fianco ci saranno gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, convocati dal Parlamento Europeo in qualità di esperti. Saranno denunciate le gravissime violazioni dell’ordinamento comunitario poste in essere dalla riforma Orlando della magistratura onoraria, che ha accentuato ogni forma di precarizzazione della categoria, ponendo la previdenza sociale integralmente a carico dei magistrati, abbattendo i loro già miseri compensi, raddopppiandone funzioni e competenze nell’ambito di un rapporto di totale asservimento, peraltro capziosamente mascherato in un illusorio rapporto part-time, quando già oggi i magistrati onorari trattano oltre il 50% delle pratiche giudiziarie civili e penali”. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 20-NOV-17 15:53 NNNN
(AdnKronos) – “Una riforma indegna di un Paese civile”, tuona la
presidente dei giudici di pace Mariaflora Di Giovanni, “che verrà
duramente cassata dalla Corte di GIUSTIZIA Europea, dal Parlamento
Europeo, dalla Commissione Europea, dal Comitato Europeo Diritti
Sociali. D’altra parte nulla ci aspettavamo di diverso da un Ministro
della GIUSTIZIA come Andrea Orlando che, in una nota trasmissione
televisiva, ha liquidato come capitalismo di Stato tutte le forme di
sfruttamento illegale del lavoro nel pubblico impiego poste in essere
da questo Governo autoritario ed incostituzionale”.
I giudici di pace preannunciano che gli scioperi continueranno a
cadenza mensile sin quando il Governo italiano non si adeguerà alle
vincolanti direttive comunitarie sul lavoro.
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
20-NOV-17 15:53
BRACCIA INCROCIATE FINO A SABATO: GOVERNO CI VUOLE DISTRUGGERE
(DIRE) Bologna, 20 nov. – Nuovo sciopero anche in Emilia-Romagna,
da domani fino a sabato, dei magistrati onorari, che ribadiscono
cosi’ la loro denuncia della “irremovibilita’ del Governo, che
continua a portare avanti il proprio programma di demolizione
della magistratura onoraria”. Nel mirino dei giudici onorari
c’e’, in primis, “la pretesa di impedire la nostra presenza
full-time negli uffici giudiziari”, a cui dovrebbe fare da
contrappeso “un ampliamento dell’organico, nonostante non si
riesca ad assicurare le tutele economiche e previdenziali neppure
a chi e’ gia’ in servizio”.
Come se non bastasse, prosegue la nota delle associazioni di
categoria, la proroga quadriennale delle disposizione in materia
di trattamento economico in vigore prima della riforma Orlando
“ha consolidato l’odiosa differenziazione dei livelli retributivi
previsti per i giudici di pace e per i magistrati onorari di
Tribunale”, a svantaggio dei secondi. In sostanza, sintetizzano
le associazioni, il Governo ha respinto l’ipotesi di impiego
full-time, “avallata dal Consiglio di Stato”, per rimarcare la
natura temporanea del lavoro dei magistrati onorari,
“mantenendoli pero’ in servizio per altri 16 anni”. Un approccio
che “offende l’intelligenza dei cittadini” e che si scontra con
l’opposizione della categoria, che ha deciso di incrociare le
braccia. L’obiettivo e’ non solo invitare “le istituzioni
politiche” a seguire le indicazioni del Consiglio di Stato e
scuotere la magistratura di ruolo, accusata di “aver plaudito a
questa riforma di facciata”, ma soprattutto sollecitare
l’intervento “della Commissione e della Corte di GIUSTIZIA
dell’Unione europea”, in cui le associazioni dicono di affidare
“i nostri destini con speranze maggiori di quelle con cui li
abbiamo affidati, in passato, a Governo e Parlamento”.
(Ama/ Dire)
16:55 20-11-17
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