E’ probabile che il Governo, in sede di approvazione della legge di stabilità, presenti al Senato un emendamento che rimette in termini i Comuni nel cui circondario si trovano gli uffici del Giudice di Pace già soppressi o di recente soppressione (allegato 5 del decreto ministeriale del 10 novembre 2014, pubblicato in G.U. il 1° dicembre con entrata in vigore il 16 dicembre): alla luce della bozza attualmente predisposta è previsto un nuovo termine di 120 giorni (con decorrenza dall’entrata in vigore della legge stabilità) per formulare, da parte dei Comuni interessati, la richiesta di riapertura dell’Ufficio soppresso con spese per il mantenimento a loro carico; nei successivi 180 giorni il Ministro della Giustizia, con decreto, dovrà valutare quali richieste siano ammissibili; una volta pubblicato ed entrato in vigore il decreto ministeriale, verranno avviate le procedure per la determinazione delle piante organiche dei giudici destinati alle sedi ripristinate (entro 90 giorni) e, quindi, verranno rideterminate tutte le piante organiche degli uffici (adempimento già previsto nel decreto legge che ha ricostituito gli uffici di Ostia e Barra e che, di conseguenza, slitterebbe di almeno un anno. E’ stata evidenziata dall’Unione la criticità del punto nel quale non è previsto che anche solo un singolo Comune possa richiedere la riapertura dell’ufficio accollandosene integralmente le spese, considerato che numerosi uffici soppressi hanno sede in Comuni con popolazione prossima o superiore a 100.000 abitanti (Mestre, Cesena, Empoli, Torre del Greco, Fiumicino, Cesena, Pozzuoli, Viareggio…)
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