Si sollecitano i colleghi giudici di pace, giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari che ancora non vi abbiano provveduto a spedire con urgenza (possibilmente raccomandata 1, per avere la certezza del tempestivo recapito) la procura di adesione all’intervento dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, unitamente alla fotocopia di un valido documento di riconoscimento a:
STUDIO LEGALE GALLEANO, VIA GERMANICO 172, 00192 ROMA
Per ogni chiarimento: collegiodifensivo@gmail.com
Di seguito si allega la procura da compilare in ogni sua parte
PROCURA INTERVENTO CORTE GIUSTIZIA
Si rammenta che hanno già dato la loro adesione all’intervento numerose organizzazioni (Angdp, Cgdp, MOU…) e che i costi della procedura saranno integralmente a carico dell’Unagipa.
Tutti i colleghi, iscritti o meno alle nostre organizzazioni, possono aderire all’intervento senza onere alcuno, presente o futuro, a loro carico (come da formale impegno assunto dal nostro collegio difensivo composto dagli Avv.ti Fontana, Caruso, De Michele, Galleano, Giubboni e Mesiti).
I nostri legali garantiscono l’ammissibilità dell’intervento e stiamo parlando dei migliori legali in Italia in materia di diritto del lavoro e diritto comunitario che sono intervenuti in centinaia di procedure dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, specie in materia di precariato nel pubblico impiego.
Di seguito la comunicazione del Prof. Giorgio Fontana, che coordina il nostro collegio difensivo, pubblicata nel nostro gruppo facebook Unagipa.
Si allega, altresì, l’ultima ordinanza del Giudice di Pace di Roma che ha sollevato la pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia Europea
PREGIUDIZIALE CORTE GIUSTIZIA GDP ROMA
Le procure dovranno pervenire entro la prossima settimana (ai fini della loro tempestiva ricezione si consiglia di utilizzare il servizio postale “raccomandata 1”, che garantisce la consegna in 24-48 ore).
A quel punto partirà la seconda fase preordinata ad avviare le azioni giudiziarie interne: da metà mese pubblicheremo sul sito e divulgheremo nei social networks tutti i documenti necessari per aderire (la procura ad litem, la convenzione Unagipa, un documento di sintesi del collegio difensivo sui contenuti delle azioni giudiziari…) e terremo assemblee in tutti i distretti, aperte a tutti i giudici di pace, giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari.
Alle assemblee parteciperanno legali del nostro collegio difensivo che spiegheranno bene quali diritti faremo valere dinanzi ai giudici italiani (sia diritti pregressi lesi, con relativo interesse anche dei colleghi non più in servizio, sia diritti presenti e futuri ancor più gravemente lesi), a partire ovviamente dalla stabilizzazione (è ormai imminente la pronuncia della Corte di Giustizia, in un procedimento nel quale sono intervenuti alcuni legali del nostro collegio difensivo, che potrebbe definitivamente cancellare il divieto previsto in Italia solo per il pubblico impiego di trasformazione del rapporto a tempo determinato in rapporto a tempo indeterminato in conseguenza della reiterazione abusiva di rapporti a termine).
Già alcune assemblee sono state fissate (il 18 a Roma, il 29 a Bologna, ed altre – Torino, Milano, Venezia, Napoli, Bari, etc… – sono in corso di definizione). Tutti i nostri rappresentanti locali si stanno muovendo in tal senso.
Superfluo rammentare che le procedure comunitarie ed interne sono indissolubilmente connesse: chiediamo alla Corte di Giustizia il riconoscimento di diritti che devono poi necessariamente essere fatti valere in via giudiziaria interna (ed i giudici nazionali sono obbligati, a pena di responsabilità, civile, erariale e disciplinare, ad osservare i principi di diritto affermati dalla CGUE, disapplicando le norme interne che vi contrastano).
Non agire in giudizio vorrebbe dire rischiare di precludersi l’effettivo riconoscimento dei nostri diritti o, nella migliore delle ipotesi e considerati i tempi della Giustizia in Italia, di rimandare troppo in là nel tempo il loro ottenimento.
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